Come sta il "Cicciobus"?

A380

Pillole di viaggio.

Vediamo di spiegarci meglio, dato che questo titolo potrebbe sembrare un po’ criptico.
Gli amanti dell’aviazione civile amano definire il loro modello di aereo preferito “cicciobus”.
Sto parlando dell’Airbus A380. Il famoso e inimitabile aereo a due piani. Il più grande di tutti, con la sua apertura alare di oltre 80 metri e una capacità in media di circa 500 persone.
Chi ha avuto l’occasione di salirci su avrà di sicuro notato e apprezzato la sua silenziosità è una certa impressione di spaziosità e confort che gli altri modelli non hanno.
Un’esperienza unica. Molti hanno scelto di volare una tratta con una specifica compagnia aerea proprio perché ad operare il volo c’era lui: l’A380.
Ma veniamo alla nostra domanda iniziale. Come sta questo incredibile aereo dei record?
La risposta purtroppo è piuttosto male.
Il progetto A380 nasce negli anni 90 per poi entrare in produzione nei primi anni 2000. Il primo modello fu consegnato alla Singapore Airlines e il primo volo in assoluto fu un Singapore Sydney a ottobre 2007.
È stato un progetto ambizioso. Il consorzio europeo Airbus ha investito circa 250 miliardi di euro per la sua realizzazione.
Il mondo dell’aviazione dei primi anni del 2000 era in rapido sviluppo. La scommessa Airbus era basata su una previsione: il traffico aereo avrebbe adottato il modello “hub and spoke”. La gran parte dei passeggeri avrebbe volato da e per alcuni super mega aeroporti serviti dal gigante a due piani, connettendo poi su aerei di piccola taglia per raggiungere la destinazione finale.
Airbus pensava di poter vendere circa 1200 aerei. Al costo record di circa 400 milioni di dollari.
La storia recente ci dice però che le vendite non sono arrivate nemmeno a 300 modelli. Troppo costoso e con molte complicazioni logistiche.
Inoltre difficile da riempire. Soprattutto per le tratte ad alta stagionalità.
Airbus ha così deciso di abbandonare il progetto.
Al modello hub and spoke è stato preferito dal mercato il modello “point to point” ossia tanti voli diretti con aerei più piccoli e facili da riempire tra aeroporti di media dimensione.
Hanno prevalso i modelli più efficienti a due motori come il Boeing 787 o Airbus A350.
Ad oggi quasi tutti gli A380 sono a terra. Inutilizzati. La pandemia ha dato il colpo finale.
E anche in un futuro difficilmente si prevede gli A380 torneranno a volare.
Airfrance per esempio ha già annunciato il pensionamento anticipato della sua flotta. British e Lufthansa probabilmente seguiranno.
Emirates, con i suoi 120 A380, è intenzionata a ridurli progressivamente a vantaggio di modelli bimotore.
La tecnologia corre veloce e il nostro caro cicciobus si è ritrovato dopo pochi anni ad essere già obsoleto.
È stato però un grande piacere poter volare con lui.