Croazia, Montenegro e Bosnia

19 - 29 settembre 2024

Croazia, Montenegro e Bosnia Herzegovina

Difficile districare i fili intricati che legano queste genti. Le loro storie, i loro confini, le loro parentele.
Difficile da sempre nei Balcani cimentarsi con la storia. Perché qui si sono mischiati tutti. Si sono imparentati, amati, poi divisi. Com’è oggi la vita qui? Le guerre, antiche e recenti, sono passate. Da quando i Veneziani chiamavano Dubrovnik “Ragusa” acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Eppure le loro tracce si vedono un po’ ovunque sulla costa Dalmata in città dai centri pieni di fascino. I Laghi di Plitvice, considerati tra tra le meraviglie d’Europa, vi stupiranno e scoprirete nel piccolo Montenegro un diamante grezzo incastonato fra montagne e mare verde smeraldo. Una natura davvero prodigiosa. E la Bosnia? Si è rimessa in piedi. Orgogliosa, piena di moschee e chiese. Piena di gioventù e passioni. Sarajevo, come una fenice, si è alzata nuovamente in piedi. Ferita, ma ancor più bella. Si fa in fretta a dire Balcani. Ma capirli e spiegarli… è tutt’altra faccenda.

Il viaggio

Informazioni generali

Durata: 11 giorni, 10 notti

Partenza: Torino / Milano

Itinerario: Croazia, Montenegro e Bosnia

Persone per gruppo: minimo 25, massimo 30

Tempo massimo prenotazione: 28 giugno 2024

Documenti richiesti: Passaporto con validità residua di almeno 3 mesi al momento del rientro dal viaggio.

Accompagnatore previsto*: Gianluca Fogliato

* La designazione dell’accompagnatore potrebbe subire variazioni dell’ultimo minuto

Quota di partecipazione individuale

Quota individuale in camera doppia: 2580,00€

Supplemento singola: 420,00€

Mance*: 50,00€

Tasse aeroportuali**: 225,00€

Assicurazione annullamento (facoltativa)***: 195,00€

* Le mance devono essere consegnate in contanti all’accompagnatore la mattina della partenza
** Soggette a modifica fino al momento dell’effettiva erogazione dei biglietti
*** La quota è calcolata sul costo del pacchetto in camera doppia. In caso di pacchetto su base singola il costo è di 225,00€

Programma

giorno 1: giovedì 19 settembre 2024
Torino / Milano Malpensa / Francoforte / Zagabria

giorno 2: venerdì 20 settembre 2024
Zagabria / Laghi di Plitvice

giorno 3: sabato 21 settembre 2024
Laghi di Plitvice / Zadar / Šibenik

giorno 4: domenica 22 settembre 2024
Šibenik / Spalato / Trogir

giorno 5: lunedì 23 settembre 2024
Trogir / Dubrovnik

giorno 6: martedì 24 settembre 2024
Dubrovnik / Budva

giorno 7: mercoledì 25 settembre 2024
Budva / Ostrog / Njeguši / Budva

giorno 8: giovedì 26 settembre 2024
Budva / Kotor (bocche) / Perast / Budva

giorno 9: venerdì 27 settembre 2024
Budva / Počitelj / Mostar

giorno 10: sabato 28 settembre 2024
Mostar / Sarajevo

giorno 11: sabato 29 settembre 2024
Sarajevo / Vienna / Milano Malpensa / Torino

Modalità d'iscrizione

Inviare richiesta di iscrizione al viaggio via mail a:
carol.gallo@compagniaditurismoecultura.it
monica.morbidelli@compagniaditurismoecultura.it

Il numero dei posti bloccati per gruppo è limitato. Ad esaurimento di questi posti, indipendentemente dalla data ultima di prenotazione, il gruppo verrà chiuso e confermato.

Modalità di pagamento

La conferma di effettuazione del viaggio verrà da noi comunicata tramite una mail di conferma.
Farà seguito il contratto con la richiesta di un primo acconto pari a circa il 25% della quota totale della pratica.

Il saldo è previsto un mese prima della data di partenza contestualmente all’invio da parte nostra del foglio di convocazione con tutte le informazioni ed eventuali documenti utili al viaggio.

Conto Corrente di riferimento per i versamenti (assegno o bonifico bancario):

Intestatario: CTC Srl
Banca: UNICREDIT
Iban: IT52Y0200801137000105171265

Polignano a Mare
Polignano a Mare
Polignano a Mare
Polignano a Mare

La quota comprende:

  • Bus di trasferimento a Malpensa da / per Torino
  • Voli di linea Lufthansa / Austrian via Francoforte e Vienna in classe economica
  • Bus a disposizione del gruppo per tuta la durata del tour
  • Sistemazione in hotel 4*/5* come da descrizione
  • Trattamento di mezza pensione con cene in hotel
  • Visite guidate conguide in lingua italiana a Zagabria, ai Laghi di Plitvice, a Šibenik, Spalato, Trogir, Dubrovnik,
    Budva, 2 intere giornate in Montenegro, Mostar e Sarajevo
  • Seguenti ingressi:
    – Parco dei Laghi di Plitvice con battello e trenino
    – Cattedrale di Šibenik
    – Cattedrale di Trogir
    – Cinta muraria di Dubrovnik
    – Monastero dei Francescani a Dubrovnik
    – Parco nazionale di Lovcem con funivia e Mausoleo di Njegoš
    – Battello per l’Isola a Kotar della Madonna dello Scalpello
    – Museo Etnografico di Budva
  • Accompagnatore CTC (Gian Luca Fogliato) in partenza con il gruppo da Torino
  • Guida cartacea della Croazia
  • Assicurazione medico bagaglio Europ Assistance
  • Tasse di soggiorno

        La quota non comprende:

        • Tasse aeroportuali
        • Pranzi e bevande alle cene
        • Mance (50 € da consegnarsi cash all’accompagnatore la mattina della partenza)
        • Extra di carattere personale
        • Quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”

        Penali in caso di cancellazione:

        • 30% dall’iscrizione a 60 giorni dalla partenza
        • 50% da 59 a 45 giorni prima della partenza
        • 75% da 44 a 31 giorni prima della partenza
        • 100% da 30 giorni prima della partenza

          Un libro per il viaggio

          Titolo: Il leone di Lissa. Viaggio in Dalmazia
          Autore: Alessandro Marzo Magno
          Editore: Il Saggiatore, 2016

          Due guerre mondiali, il fascismo, il comunismo, la dissoluzione della Jugoslavia: nel XX secolo gli eventi politici hanno reso l’Adriatico un mare sempre più largo, e l’incomprensione tra le due sponde sempre più profonda. Sebbene invasa dal turismo di massa, la costa della Dalmazia è oggi una terra estranea al nostro immaginario, semisconosciuta come lo era ai tempi dell’abate illuminista Alberto Fortis, che nel 1774 raccolse le memorie dei suoi molti viaggi nei “domini da mar” della Serenissima, a quei tempi dimenticati e abbandonati a se stessi. Ne nacque Viaggio in Dalmazia, che fece conoscere la terra, la lingua e le popolazioni dalmate in Italia e in tutta Europa. Più di duecento anni dopo, Alessandro Marzo Magno ripercorre lo stesso itinerario attraverso le molte isole che punteggiano la costa, scoprendo un mondo sospeso tra un passato multietnico che non esiste più e le tracce di un nazionalismo che brucia ancora, dove la modernità si mescola a tradizioni che paiono immutate dai tempi dell’abate Fortis. A Morter l’autore incontra le donne che lavorano i fusti delle ginestre per fabbricare scarpe; a Lissa va sul luogo in cui sorgeva il leone di pietra in ricordo dei caduti asburgici nell’omonima battaglia; a Zara scopre le vestigia miracolosamente intatte dell’antica città, tante volte distrutta da assalti e bombardamenti, e altrettante volte ricostruita. A Spalato parla con un discendente di Niccolò Tommaseo… Prefazione di Paolo Rumiz.

          Un libro per il viaggio

          Titolo: La luce di Ragusa
          Autore: Cristiano Caracci
          Editore: Santi Quaranta; 2° edizione (1 gennaio 2005)

          I mercanti ragusei, le loro relazioni commerciali nei Balcani e nel Mediterraneo, la maestosa figura di Bernardo Gundulig, la peste, il terremoto sono alcuni “fili” preziosi della tela intessuta da Cristiano Caracci all’interno de La luce di Ragusa. Ma ci sono altri “punti fermi”, altre cadenze, atmosfere, figure; altri personaggi a segnare l’opera. Il romanzo ha una circolarità di evocazione incessante: una sorta di staffetta continua passa la mano ai diversi raccontatori dando vita a uno splendido “diario”, che è insieme storia di una famiglia attraverso più generazioni e storia originale di Ragusa-Dubrovnik, la famosa “piccola” repubblica marinara adriatica. La città, autonoma e mercantile, cresce agli occhi del lettore in una luce che è fisica e solare, smagliante però di una luminosità duratura e impalpabile, in certo senso metastorica, divenendo così il simbolo distintivo di Ragusa. La repubblica marinara si manifesta, talvolta, arcigna con i suoi figli migliori, però la nostalgia di quella luce li attira infinitamente e li spinge a ritornare. Caracci sa tracciare questa nostalgia e la luce di Ragusa; la vita, la storia, l’anima della città, dei suoi mercanti e della sua gente; le feste e le tradizioni; con una capacità narrativa sorprendente: la sua lingua è alta, ma fluente e bellissima; avvolgente e penetrante, riempie di stupore per il suo grande fascino. La luce di Ragusa si rivela, quindi, in questi tempi morti per la narrativa, un vero “piccolo” capolavoro che fa di Cristiano Caracci, sconosciuto fino a ieri, un autentico, straordinario scrittore.

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