Costa Rica e Panama

marzo

Natura stupefacente e architetture coloniali panamensi

antigua guatemala

Durata: 10 giorni, 9 notti

Partenza da: Torino / Milano /Roma

Itinerario: San Josè, Parco del Tortuguero, Arenal, Panama, Chiuse di Agua Clara, Portobelo, Comunità Embera

Quota base individuale: in fase di definizione

Persone per gruppo: minimo 15, massimo 25

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In un unico viaggio abbiniamo una natura dirompente, storia e cultura. Paesi vicini, ma profondamente differenti. Il primo incontro indimenticabile lo avrete con la straordinaria flora e fauna del Parco del Tortuguero in Costa Rica. Itinerario in parte in barca in parte a piedi. Vedrete animali e piante tropicali stupefacenti. Percorrerete canali intrisi di mangrovie e raggiungerete le sponde del mar dei Caraibi. Si proseguirà con la potenza del vulcano Arenal in costante fumata in una zona ricca di sorgenti termali. Regalatevi un momento di profondo relax.
Sarà quindi la volta di Panama: terra di profondi contrasti con i grattacieli di Città di Panama che convivono con il “Casco Viejo”, il meraviglioso centro storico ricco di grande fascino. Infine le immense dighe del Canale simbolo di uno dei più grossi progetti ingegneristici umani. In ultimo un nuovo salto nella natura con l’incontro con la Comunità Emberà custode di antiche tradizioni.

I vostri hotel:

– San Josè: Hotel Barcelò****
https://www.barcelo.com/es/barcelo-hotels/hoteles/costa-rica/san-jose-de-costa-rica/barcelo-san-jose/?utm_source=google&utm_medium=organic&utm_campaign=my_business&utm_content=h117

– Tortuguero: Pachira Lodge **** https://www.pachiralodge.com/

– Arenal: Arenal Paraiso**** https://www.arenalparaisoresort.com/

– Panama City: Ac Marriott****
https://www.marriott.com/hotels/travel/ptyar-ac-hotel-panama-city/?scid=bb1a189a-fec3-4d19-a255-54ba596febe2

guatemala

Leggi il programma completo

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Giorno 1

Torino (Milano o Roma) / San Josè Costarica

Volo con scalo europeo per raggiungere in serata la capitale del Costa Rica, San Josè. Arrivo, incontro con la guida e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e pernottamento.

Giorno 2

San Josè / Tortuguero (3h via terra + 1h in barca)

Partenza per il Parco Nazionale Tortuguero con sosta per la prima colazione lungo il percorso. Trasferimento al porto e  proseguimento in barca (servizio regolare con altre persone)  fino al PACHIRA LODGE (o simile), sistemazione nelle camere e pranzo. Nel pomeriggio  visita del piccolo villaggio di Tortuguero dove non esistono automobili, si arriva in barca e ci si può muovere a piedi o in bicicletta. Rientro in albergo. Cena. Pernottamento.

Il Parco Nazionale Tortuguero fu creato nel 1975 per proteggere la più importante zona di riproduzione delle tartarughe. Raggiungibile solo in barca, il Parco è collegato da un geniale sistema di canali che consente di congiungere le aree interne con i villaggi costieri, una rete affascinante di corsi d’acqua e lagune circondate da una lussureggiante vegetazione tropicale con una grande varietà biologica. Da marzo a ottobre, lungo le spiagge di sabbia nera, durante le ore serali, si possono osservare le tartarughe che raggiungono la spiaggia per deporre le uova. Il Tortuguero riveste un ruolo importantissimo per le tartarughe. In questo luogo vengono a nidificare quattro delle otto specie esistenti al mondo: Verdi, Liuto,  Embricate e Carey. Il Parco è inoltre il rifugio di una sorprendente fauna tra cui 300 specie di uccelli tra i quali macao, trampolieri, aironi, tucani e martin pescatori. Lungo i piccoli fiumi che si addentrano nella selva si possono incontrare anche  diverse specie di scimmie, bradipi, lamantini, tapiri, rane velenose, caimani, tartarughe di fiume e molte altre specie.

Giorno 3

Parco del Tortuguero

Pensione completa in hotel. Camminate lungo i sentieri del Parco ed escursione in barca attraverso i canali del Tortuguero. Pernottamento.

Giorno 4

Parco del Tortuguero / Arenal (1h in barca + 4h via terra)

Prima colazione. Trasferimento in barca (servizio regolare con altre persone) dall’hotel fino al molo. Proseguimento via terra fino ad Arenal con pranzo in ristorante locale.  Il Parco Nazionale Volcán Arenal fu istituito nel 1995 e comprende un vasto territorio compreso tra la Cordigliera di Tilarán e le pianure di San Carlos. Luogo di straordinaria biodiversità, possiede la metà delle specie conosciute di uccelli, mammiferi e rettili del Paese e qui si trova il Vulcano Arenal, la principale attrattiva, circondato da una ricca foresta pluviale che offre l’opportunità di organizzare camminate per addentrarsi nella foresta, lungo fertili pendii o camminamenti sulle colate laviche avvenute durante gli anni di maggior attività.  Lungo il percorso si potranno incontrare scimmie urlatrici, tapiri, serpenti e molte specie di uccelli tra le quali pappagalli, are, gazze, colibrì, il raro quetzal e ammirare bromelie, orchidee, felci, palme, ceiba, guayabo  e diverse altre specie di piante e alberi.
Arrivo e sistemazione presso l’Hotel ARENAL SPRING (o simile). Tempo a disposizione per momenti di relax nelle piscine dell’hotel con le cascate di acqua che scendono direttamente dalla zona del vulcano. Cena.

Giorno 5

Arenal

Prima colazione. In mattinata partenza per l’escursione alla cascata di Fortuna con la sagoma dell’imponente vulcano Arenal sempre presente all’orizzonte. Oggi percorriamo scaloni naturali in pietra per addentrarci nella vegetazione lussureggiante della foresta pluviale. Arrivati alla cascata si potrà godere del fantastico getto di quasi 70 metri con la laguna e le piscine di acqua naturale circostanti, dove si potrà fare il bagno. Pranzo in ristorante.

Nel pomeriggio percorso avventura “soft” attraversando ponti sospesi e utilizzando la funivia  Sky Tram (https://skyadventures.travel/skywalk/       https://skyadventures.travel/skytram//) Cena in hotel. Pernottamento.

Giorno 6

Arenal / San Jose (135 km – 3h) / Panama

Prima colazione. Trasferimento all’aeroporto di San Josè con pranzo in centro a San Josè e breve visita della città.
Volo diretto a Panama. Arrivo, trasferimento e sistemazione all’HOTEL AC BY MARRIOTT. Cena in hotel. Pernottamento.

Giorno 7

Panama

Prima colazione. Mezza giornata di visita della città di Panama. Si parte dai quartieri abbarbicati  intorno al Cerro Ancón, il punto più alto della città, che fanno parte del Canal Zone, dove vivevano i militari e funzionari USA durante la gestione nordamericana del Canale. Proseguimento per la Calzada de Amador che offre uno dei panorami più spettacolari della città. Passeggiata nel Casco Viejo, il centro storico della città. Il Casco Viejo, quartiere storico di San Felipe, fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 per l’eclettica fusione di architettura coloniale, neoclassica e francese. Camminata per i quartieri, lungo piazze, strade e vicoli lastricati su cui si affacciano edifici, chiese e palazzi coloniali. Visita dell’Iglesia de San José, di Plaza Francia, in splendida posizione fronte mare, sulla punta della penisola, dove si affacciano edifici storici che ospitano l’Ambasciata Francese, l’istituto Nazionale della Cultura e il Teatro Anita Villalaz.  A pochi passi, Plaza Bolivar, la piccola ma suggestiva Iglesia  San Francesco de Asis  e il bel Teatro Nacional. Le nostre visite includono la splendida Catedral Metropolitana e l’importante Palacio Municipal. Il tour termina con il Palacio Presidencial (ingresso non garantito), conosciuto come il Palacio de las Garzas che conserva meravigliose sale: Salon Amarillo, il più importante del palazzo, Salon Los Tamarindos famoso per i murales di Roberto Lewis rappresentanti la storia e la cultura del paese. Pranzo in ristorante. Resto del pomeriggio libero. Cena in hotel.
La città di Panama è sensuale, frizzante, dinamica, cosmopolita. E’ la città più moderna dell’America centrale ma non ha perso l’anima latina con i colori e i profumi dei mercati, la musica che erompe dalle auto e il caotico traffico. Da sempre crocevia di commercio e melting pot di culture e comunità di ogni provenienza. Fu fondata nel 1519 alla foce del Rio Abajo, in un’ampia baia sul Pacifico, da dove si spostavano i tesori e l’oro delle colonie spagnole dal Pacifico attraverso il Camino Real fino ai Caraibi per essere imbarcati verso la Spagna. Il pirata Henry Morgan non tardò a scoprire la rotta e l’importanza della città. L’attaccò e saccheggiò varie volte fino a quando, nel 1671, la incendiò definitivamente lasciandosi alle spalle solo fumo e rovine. A quel punto gli spagnoli decisero di spostare la città sul promontorio di San Felipe, conosciuto oggi come il Casco Viejo, difendendola con spesse mura fortificate. L’eclettica fusione di architettura coloniale, neoclassica e francese del centro storico è il risultato dell’influenza, non solo della colonizzazione spagnola, ma del condizionamento avvenuto durante la corsa dell’oro della California, con la costruzione del Ferrocarril de Panama – ferrovia – che nel 1855 collegò Panama con l’Atlantico.  L’arrivo della Compagnie Universelle du canal Interocéanique, nel 1880, aggiunse un tocco parigino e un sapore di New Orleans alla città. Il 1903 segna l’inizio della costruzione del canale e l’era Usa.

Giorno 8

Panama / Chiuse di Agua Clara / Portobelo

Trasferimento, al mattino presto, alla stazione ferroviaria e partenza in treno a bordo di antiche carrozze per Colón. La Ferrovia di Panama è stata costruita durante gli anni della corsa dell’oro della California per favorire il passaggio dei cercatori d’oro dall’Atlantico al Pacifico. Costeggia il canale, passando per lo storico Corte Culebra e il Lago Gatún, il lago che fornisce l’acqua al canale e attraversa la lussureggiante vegetazione della zona. Arrivo dopo circa 1 ora a Colón e visita delle Chiuse di Agua Clara. Dal centro visitatori possiamo vedere le mastodontiche navi che passano a distanza ravvicinata, tanto da poterle toccare. Osserviamo  l’ingegnoso sistema delle chiuse che sollevando le navi permette il passaggio da un bacino e l’altro. Con i lavori di ampliamento del canale, adesso è possibile il passaggio di navi extra-large. Proseguimento per Portobelo, fondata nel 1597. Nascosta tra il mar dei caraibi e dolci colline, custodisce i resti di quel glorioso passato con case ed edifici coloniali costruiti in legno e adagiati intorno alle rovine del Fuerte di San Fernando e del Castillo di San Jeronimo. La città di San Felipe di Portobelo, fu fondata nel 1597 come terminale dei Caraibi della via commerciale dell’Istmo di Panama, rimpiazzando Nombre de Dios dopo il saccheggio di Sir Francis Drake e facilitando il viaggio da Panama attraverso il Camino de Cruces, in sostituzione del Camino Real, un percorso via terra e poi fluviale lungo il fiume Chagres che permetteva il transito anche durante la stagione delle piogge. Rivestiva un’importanza fondamentale non solo come porto, ma anche per le importanti fiere che ogni anno venivano organizzate e che coincidevano con l’arrivo dei galeoni spagnoli, richiamando mercanti di ogni dove e diventando irresistibile ai pirati. Fu durante la guerra inglese-spagnola, nel 1739, che l’ammiraglio Edward Vernon distrusse la fortezza, e in onore della vittoria fece costruire una fattoria a Londra che prese il nome di Portobelo, ancora oggi la strada che porta alla fattoria è la famosa Portobello road. Pranzo in ristorante in corso di escursione. Rientro a Panama City. In serata trasferimento per la cena di arrivederci.

Giorno 9

Comunità Embera / Panama / Torino (Milano o Roma)

Prima colazione. In mattinata trasferimento al piccolo porticciolo sulle sponde del lago Gatún e partenza a bordo di una piragua, canoa a motore, per raggiungere la comunità Emberá. Gli Emberá sono originari del Darién, discendenti di una popolazione che a sua volta arrivò dal Chocò in Colombia e vivono in villaggi nelle vicinanze dei fiumi. Hanno case costruite come palafitte con il tetto di paglia chiamate tambos per evitare l’umidità. Gli uomini sono abili artigiani che fabbricano le piraguas, tipiche canoe ricavate dai tronchi degli alberi, adatte a navigare anche durante la stagione secca. Le donne realizzano delle splendide ceste, piatti e maschere ricavate da fibre vegetali e tessute finemente. Famose sono le loro collane, chiamate chaquiras, prodotte con perline dai colori vivaci e indossate durante le celebrazioni ufficiali insieme a gioielli tradizionali fabbricati con monete d’argento antiche. Tutta la popolazione usa inoltre il frutto di jagua per dipingersi il corpo con disegni geometrici, che pare sia anche un ottimo repellente e possieda proprietà curative. All’arrivo, accoglienza e spiegazione, da parte del capo villaggio, della storia della tribù, delle tradizioni e della ricchezza culturale. Visita della comunità seguito da un pranzo tipico e da uno spettacolo folcloristico con danze tradizionali. Rientro a Panama nel pomeriggio.
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro. Si arriverà in Italia il giorno seguente.

Quota individuale di partecipazione

In fase di definizione

frutti
Informazioni sul paese

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Un libro per il viaggio

“Ha sorprendenti spruzzi di colore, scogliere coralline, barche affusolate in alto mare e nascondigli selvaggi e solitari… Accogliente e compatto”: il Costa Rica è proprio il “Paese che non c’è” così come lo descrive James Matthew Barrie nel suo Peter Pan e Wendy (1911). Non solo è un frammento d’Europa finito tra le Americhe, un pianeta di pace nell’istmo della guerriglia e del narcotraffico, il Costa Rica concentra in sé il 6 per cento della diversità biologica del pianeta Terra pur rappresentandone solo lo 0,01 per cento. Un mondo a sé dunque, quasi un esperimento dove uomini e natura hanno cercato e tuttora cercano di dare il meglio di sé in varietà e audacia, in fantasia e consapevolezza.

Titolo: Costa Rica. Un paese, due oceani, tre anime

Autore: Nicoletta Salvatori

Editore: in edibus

Collana: Taccuini di viaggio

Anno edizione: 2013

Pagine: 64 p., ill. , Brossura

Un video per il viaggio

Un film per il viaggio

La vicenda di Cristoforo Colombo. Le terribili fatiche per le pubbliche relazioni presso i reali di Portogallo e poi di Spagna (con la splendida Sigourney Weaver, nei panni di Isabella di Castiglia) del navigatore genovese. Riesce a partire, scopre le Americhe e cominciano i suoi guai. I nobili spagnoli che si è portato dietro non gli riconoscono la leadership, e lui, Colombo, forse sa solo navigare e non governare.

Gérard Depardieu è Cristoforo Colombo per Ridley Scott che, oltre alle più consuete location domenicane, sceglie di sfruttare la splendida Playa Herradura di Puntarenas in Costa Rica per raccontare la storia della scoperta dell’America. Un film importante per la presenza di Sigourney Weaver, ma soprattutto perché realizzato in occasione del cinquecentesimo anniversario di quella storica data.

Titolo: 1492 – La conquista del paradiso

Regia: Ridley Scott.

Attori principali: Armand AssanteSigourney WeaverGérard DepardieuTchéky KaryoAngela Molina

Genere: Avventura 

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