Uzbekistan

maggio

Cuore perduto dell'Asia

uzbekistan

Durata: 8 giorni, 7 notti

Partenza da: Torino / Milano /Roma

Itinerario: Urgench, Khiva, Bukhara, Shakrisabz, Samarcanda, Tashkent

Quota base individuale: in fase di definizione

Persone per gruppo: minimo 15, massimo 25

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Chiudete gli occhi. Immaginate di fare un salto a ritroso nel tempo. Siete attorno all’anno mille. Siete nel cuore degli scambi carovanieri più famosi del mondo di allora. Siete tra mercanti e predoni, emissari e ambasciatori. E ancora filosofi, astronomi, ciarlatani e furfanti, uomini di fede e aspiranti profeti. Siete attorniati dai pregiati profumi delle Indie, da quelli speziati provenienti dal medioriente. Avvolti in eleganti stoffe in arrivo dalla Cina. Contrattate argenti e manufatti, tappeti e gualdrappe. Ora aprite gli occhi. Lo scenario che vi si parerà di fronte è immutato. Khiva, Bukhara e Samarcanda mantengono inalterati nel tempo gli scenari che ospitarono questa vita. Splendide madrase e minareti chiuderanno i vostri orizzonti. Pareti immense ricoperte da delicate maioliche lavorate con intarsi blu e verdi cingeranno piazze rinfrescate dalle ombre di gelsi centenari.
Benvenuti in quello che è stato definito “Il cuore perduto dell’Asia”.
Vi assicuriamo che batte ancora e il suo ritmo vi farà innamorare.

Avete mai dormito dentro una Madrasa? A khiva ve lo faremo fare. Sarà affascinante la sera affacciarsi nei cortili interni dove un tempo si insegnava il corano e dove oggi sono allestiti i tavoli per le cene illuminate da lanterne e lampare.
Le strutture scelte sono tutte centralissime. Ciò permetterà passeggiate notturne per ammirare i monumenti illuminati o per concedersi un tè o un caffè al cardamomo nei tantissimi bar e chaikanà (sono i locali specializzati in infusi e tè) diffusi nei centri storici delle città.

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Giorno 1

Torino (Milano o Roma) / Urgench

Il volo di linea Uzbekistan Airlines viaggerà di notte. Si arriverà a Urgench la mattina seguente.
Pasti e pernottamento a bordo.

Giorno 2

Urgench / Khiva

Appena atterrati a Urgench c’è la guida ad accoglierci e partiamo subito alla volta di Khiva.
Facciamo una prima colazione in hotel per avere un pò di ristoro dal volo e quindi iniziamo le viste della città.
Si tratta della più intatta e remota città della Via della Seta in Asia Centrale e ospita numerosi siti come il complesso di Ichan Kala, situato nel cuore della città. Al di là dei muri merlati realizzati con mattoni essiccati al sole, all’interno della fortezza sono racchiusi importanti monumenti (tra cui minareti circondati da cupole) che testimoniano la ricca tradizione architettonica orientale. Nel quartiere fortificato di Ichan Kala si trova la Madrassa di Amin Khan risalente alla seconda metà del 1800 e considerata una delle più grandi scuole coraniche capace di ospitare oltre 200 studenti. Un’altra importante costruzione della città è la bellissima Moschea Juma situata a est del Mausoleo Sayid Alauddin. Al suo interno vi sono ben 218 colonne in legno che sorreggono il tetto. L’attuale moschea risale al 1788 ma la stessa venne edificata su un’antica moschea dell’VIII secolo, della quale restano alcune colonne, erette su un preesistente edificio ancora più antico. Visita della Fortezza Vecchia “Kunya Ark”. Si tratta di una grande fortificazione ubicata nella zona moderna della città in cui il sultano aveva il proprio harem, le prigioni, le stalle, l’arsenale e la moschea. Tra gli altri monumenti d’interesse spiccano il Mausoleo Pakhlavan Mahmud, un importante poeta, filosofo e lottatore leggendario, nonché attuale protettore della città. La bellissima Madrassa Islam Kohja, un complesso architettonico che rispecchia l’influenza del tempo e dello spirito del maestro artigiano di Khiva. Si compone di quarantadue celle, una grande sala sotto una cupola ed un alto minareto di 45 metri. Infine il Palazzo Tosh-Howli (casa di pietra) impreziosito con decorazioni interne in ceramica, pietra e legno intagliati. Fu costruito tra il 1830 ed il 1841 dal sovrano Alla Kuli Khan e comprende più di 270 camere su tre corti, l’harem nella parte nord, le camere di Ichrat Khauli (camera di ricevimento) costruita nel 1830-1832 nel quartiere sud-est e la Camera della Corte nel quartiere sud-ovest (1837-1838).
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 3

Khiva / Bukhara (in treno)

Prima colazione in hotel. Trasferimento presso la stazione ferroviaria e partenza con treno per Bukhara (08.45 – 14.50). Un tempo questo trasferimento veniva fatto in bus. La strada era spesso dissestata e il panorama noncosì meritevole di tanto disagio. Oggidì hanno istituito questa tratta ferroviaria che accorcia i tempi e i disagi. Box lunch .
Arriviamo a Bukhara e iniziamo le visite con una passeggiata panoramica del centro storico. Il primo approccio alla splendida città-museo è emozionante. Bukhara fu nei secoli IX e X la capitale dell’impero samanide nonché il principale centro commerciale della Via della Seta. Il suo mercato coperto da splendide volte resta ancora oggi una delle principali attrattive cittadine. Il centro è un gioiello ricco di monumenti, tra cui la Moschea centrasiatica più antica, la Moschea Maghoki-Attar, il luogo più sacro della città.
Sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento.

Giorno 4

Bukhara

Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita guidata della città. Si inizia dal complesso Poi-Kalyan con il suo Minareto Kalyan intatto da 880 anni e un tempo ritenuto la costruzione più alta dell’Asia Centrale. Proseguiamo con una passeggiata nel bazar coperto che ricorda gli antichi negozi e le case dei mercanti di gioielli. A seguire visita del Magok I-Atori, prezioso ex monastero buddista oggi moschea, che introduce al famoso complesso Lyabi-Hauz, bella piazza attorno a una grande piscina considerata il cuore e il centro catalizzatore della città. Accanto alla piazza sorgono la Madrassa Kukeldash, un tempo la più importante del Paese, e la Madrassa Divan-begi, accanto alla quale si trova un khanaka, antico rifugio per Sufi itineranti. A seguire visita della Fortezza di Ark: l’antica città reale che ospita al suo interno il Mausoleo di Ismail Samani, uno dei monumenti più raffinati del paese nonché luogo di riposo del fondatore della dinastia Samanide. Accanto a questo il “Chasma Ayub”, luogo sacro con l’acqua della sorgente di Giobbe, ritenuta curativa. Un’ultima sosta ai quattro Minareti, uno dei simboli della città.
Pranzo in ristorante in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.

Giorno 5

Bukhara / Shakrisabz / Samarcanda

Prima colazione in hotel.
Partenza per Shakrisabz. La città natale di Tamerlano fu costruita secondo un modello tipico dell’Alto Medioevo con una struttura centrale simile a quelle di Samarcanda e Bukhara. Nonostante i continui conflitti tra dinastie varie la città ha continuato a svilupparsi durante il IX e X secolo. Il fondatore della dinastia Timuride che regnò in Asia centrale e nella Persia orientale e da cui discese Babur, fondatore della dinastia Moghul in India,nacque proprio qui. Tra i monumenti più importanti della città vi è la residenza estiva di Tamerlano, l’Ak Sarai. Del grandissimo complesso sono rimaste solamente le tracce di due torri composte di mosaici in ceramica e la Moschea blu Kok Gumbaz, edificata da Ulugh Beg nel 1437 in onore del padre. Il suo nome significa “cupola azzurra” ed è la più grande Moschea del Venerdì della città. All’interno della cupola una scritta recita: “La sovranità appartiene ad Allah, la ricchezza appartiene ad Allah”.
Pranzo in ristorante in corso di escursione. Al termine delle visite partenza alla volta di Samarcanda.
All’arrivo sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento.

Giorno 6

Samarcanda

Prima colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città. Situata al centro delle principali rotte commerciali asiatiche, Samarcanda nel corso della sua lunga storia fu parte dell’Impero Persiano, poi cadde sotto l’influenza araba, poi timuride, uzbeka e, in epoche più moderne, sotto l’impero russo. Entrò quindi a far parte dell’Unione Sovietica, fino al 1991. La città, il cui etimo significa “fortezza di pietra“, si trova lungo la Via della Seta, sul percorso tra la Cina e l’Europa. Le visite iniziano con il Mausoleo di Gur Emir che ospita le Tomba di Tamerlano e dei suoi familiari. Questa struttura occupa un posto fondamentale nella storia dell’architettura islamica, in particolare per il suo stile azero. A seguire la bellissima Piazza Registan che rappresenta l’elemento urbanistico più distintivo di Samarcanda poiché ricorda l’epopea della Dinastia Timuride. Nata come piazza pubblica, fungeva da luogo per le proclamazioni reali rese note attraverso gli annunci degli araldi e resta oggi il cuore della città con le sue imponenti madrasse azzurre. A seguire sosta al colorato e brulicante mercato Siab, all’interno di una struttura in mattonelle e tendoni di plastica azzurra.
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
Nel pomeriggio visita della necropoli dei nobili Shaki Zinda (“il re vivente”), che domina maestosamente la città.
Rientro quindi in hotel per la cena ed il pernottamento. 

Giorno 7

Samarcanda / Tashkent (in treno)

Prima colazione in hotel. Visita guidata al centro di manifattura della carta Meros, prodotta dal gelso e famosissima in Asia per la sua qualità e durata. Pranzo in corso di escursione. Nel pomeriggio visita al mausoleo di San Daniele, in cui Tamerlano fece portare parte delle ceneri del Santo dalla tomba di Sush in Iran. Samarcanda acquisì così importanza anche dal punto di vista religioso. Ultima visita della giornata al Museo Afrasiab che narra la storia antichissima della città di Samarcanda. Nel tardo pomeriggio sistemazione sul treno diretto a Tashkent e all’arrivo trasferimento in hotel nelle camere riservate.
Cena e pernottamento.

Giorno 8

Tashkent / Torino (Milano o Roma)

Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata alla visita della città definita “Fortezza di Pietra”. Si tratta di un’antico centro sulla Via della seta che correva dalla Cina all’Europa. Poco rimane del suo passato a causa di un terremoto che la distrusse nel 1966 e soprattutto a causa della realizzazione, in epoca sovietica, di un piano urbanistico imponente. Il risultato è che la Tashkent odierna ha la fisionomia tipica di una città dell’Europa orientale, con monumentali edifici amministrativi, immensi parchi e enormi condomini-dormitori che rimandano agli anni del regime staliniano. Panoramica della città vecchia con la Madrassa Barkhan, situata nella Piazza Khast Imam, cuore religioso della città, e il Bazar Chorsu. Fanno invece parte della città nuova la Piazza dell’Indipendenza e il Teatro Alisher Navoi.
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
A seguire trasferimento in aeroporto in tempo utile per le operazioni di imbarco sul volo di linea Uzbekistan Airways per il rientro.

Quota individuale di partecipazione

In fase di definizione

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Un libro per il viaggio

All’indomani della caduta del colosso sovietico e dell’indipendenza delle cinque repubbliche centro-asiatiche, Colin Thubron intraprende un lungo viaggio tra le rovine ancora fumanti di uno dei più grandi imperi dell’era moderna. Seguendo l’antichissima Via della seta, calcando le orme di Tamerlano, respirando la venerazione dei molti santi musulmani, l’autore si divide tra la contemplazione delle malridotte vestigia di una storia gloriosa e remota, l’osservazione degli ingombranti monumenti del recente passato e, soprattutto, l’attento ascolto delle voci di chi si è trovato tra le mani la pesante eredità che questa storia e questo passato rappresentano. Come usciti dallo sfondo scuro di una quinta teatrale, studenti, operai, autisti, delinquenti, persone comuni si lasciano sedurre dalla curiosità del viaggiatore, e confidano tutta la loro angoscia per un presente incerto, pesantemente segnato da un’identità tutta da reinventare, ora che non c’è più una Grande Madre Russia in cui riconoscersi… Ne nasce un diario di viaggio acuto, dettagliatissimo e al contempo surreale, come surreale è la luce che investe e bagna questi deserti, questi fiumi, questi laghi e queste montagne che si risvegliano al mondo orfani di una storia e timorosi del futuro.

Titolo: Il cuore perduto dell’Asia

Autore: Colin Thubron

Traduttore: Alessandro Cogolo

Editore: TEA

Collana: Teadue

Anno edizione: 2013

Formato: Tascabile

Un video per il viaggio

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