Messico

17 novembre - 02 dicembre 2025

Città coloniali, siti archeologici, culture indigene e natura

Troppe le storie da raccontare e troppi gli scenari su cui innestarle. Troppe le popolazioni cheprima dell’arrivo di noi Europei hanno lasciato qui tracce archeologiche e templi sommersi nell’umidità tropicale. Troppa la natura nelle sue accezzioni più varie: lagune, spiagge, foreste pluviali, montagne, canyon. Troppi i colori: dei mercati, dei vestiti, dei cocktail, delle facciate delle città coloniali, dei quadri di Frida!

Questo viaggio totalmente incentrato sul Messico vuole dare una prospettiva ampia sulla sua incredibile varietà strutturale, sociale e geografica. Viste le difficoltà di attraversamento delle frontiere con il Guatemala, ci concentriamo in un unico paese. Ma state certi che avrete l’impressione di visitarne molteplici!

Partiremo da Città del Messico, con lo spettacolare Museo Antropologico ed i resti di Teotihuacan, con le Piramidi del Sole e della Luna.

Visiteremo la casa di Frida Kahlo, ripercorrendo i vortici di una vita tanto tormentata quanto piena di arte e visioni.

Scenderemo in Chiapas, per passeggiare all’ombra di architetture coloniali, restare ammaliati da cortili pieni di fiori e balconi intarsiati, e poi infilarci nella penombra delle chiese di San Juan Chamula dove salmi in lingue arcaiche vengono ripetuti come mantra alla luce ipnotica di centinaia di candele distribuite sul pavimento cosparso di aghi di pino.

Discenderemo canyon e ci rinfrescheremo nelle acque cristalline di lagune circondate da foresta tropicale.

Visiteremo nello Yucatan tantissimi siti di epoca Maya.

Ci affacceremo su cenotes dalle acque trasparenti, custodi di leggende e verità.

Rimarremo a bocca aperta a Celestum di fronte allo spettacolo psichedelico di migliaia di fenicotteri che popolano il parco, e cercheremo di distinguerele sette tonalità di blu della Laguna Bacalar.

Finiamo con un brevissimo soggiorno al mare, prima di tornare, siamo certi già con la nostalgia nel cuore, in Italia.

Il viaggio

Informazioni generali

Durata: 16 giorni, 14 notti

Partenza: Torino / Milano

Itinerario: Messico

Persone per gruppo: minimo 15, massimo 20

Prenotazioni aperte fino al: 01 agosto 2025

Documenti richiesti: Passaporto

Accompagnatore previsto*: Sara Marangon

* La designazione dell’accompagnatore potrebbe subire variazioni dell’ultimo minuto

Quota di partecipazione individuale

Quota individuale in camera doppia: 6885,00€

Supplemento singola: 1150,00€

Mance*: 100,00€

Tasse aeroportuali**: 465,00€

Assicurazione annullamento (facoltativa)***: 492,00€

* Le mance devono essere consegnate in contanti all’accompagnatore la mattina della partenza
** Soggette a modifica fino al momento dell’effettiva erogazione dei biglietti
*** La quota è calcolata sul costo del pacchetto in camera doppia. In caso di pacchetto su base singola il costo è di 536,00€

Programma

giorno 1: lunedì 17 novembre 2025
TORINO / MILANO MALPENSA / MONACO / CITTÀ DEL MESSICO

giorno 2: martedì 18 novembre 2025
CITTÀ DEL MESSICO: MUSEO DI ANTROPOLOGIA, CENTRO STORICO E CASA DI FRIDA KAHLO

giorno 3: mercoledì 19 novembre 2025
TEOTIHUACAN / SANTUARIO DELLA MADONNA DI GUADALUPE

giorno 4: giovedì 20 novembre 2025
CITTÀ DEL MESSICO / TUXLA GUTIERREZ (IN VOLO) / CANYON DEL SUMIDERO / SAN CRISTOBAL

giorno 5: venerdì 21 novembre 2025
SAN CRISTOBAL, SAN JUAN CHAMULA E ZINACANTAN

giorno 6: sabato 22 novembre 2025
CASCATE DI AGUA AZUL / PALENQUE

giorno 7: domenica 23 novembre 2025
PALENQUE e CAMPECHE

giorno 8: lunedì 24 novembre 2025
CAMPECHE / POMUCH / UXMAL

giorno 9: martedì 25 novembre 2025
UXMAL / SOTUTA DE PEON / MERIDA

giorno 10: mercoledì 26 novembre 2025
MERIDA / CELESTÙN / MERIDA

giorno 11: giovedì 27 novembre 2025
MERIDA / IZAMAL / CHICHEN ITZÀ / ALDEA MAYA / VALLADOLID

giorno 12: venerdì 28 novembre 2025
VALLADOLID / LAGUNA DI BACALAR

giorno 13: sabato 29 novembre 2025
BACALAR

giorno 14: domenica 30 novembre 2025
LAGUNA DI BACALAR / TULUM / PLAYA DEL CARMEN

giorno 15: lunedì o1 dicembre 2025
PLAYA DEL CARMEN / CANCUN / FRANCOFORTE

giorno 16: martedì 02 dicembre 2025
FRANCOFORTE / MILANO MALPENSA / TORINO

Modalità d'iscrizione

Inviare richiesta di iscrizione al viaggio via mail a:
carol.gallo@compagniaditurismoecultura.it
monica.morbidelli@compagniaditurismoecultura.it

Il numero dei posti bloccati per gruppo è limitato. Ad esaurimento di questi posti, indipendentemente dalla data ultima di prenotazione, il gruppo verrà chiuso e confermato.

Modalità di pagamento

La conferma di effettuazione del viaggio verrà da noi comunicata tramite una mail di conferma.
Farà seguito il contratto con la richiesta di un primo acconto pari a circa il 25% della quota totale della pratica.

Il saldo è previsto un mese prima della data di partenza contestualmente all’invio da parte nostra del foglio di convocazione con tutte le informazioni ed eventuali documenti utili al viaggio.

Conto Corrente di riferimento per i versamenti (assegno o bonifico bancario):

Intestatario: CTC Srl
Banca: UNICREDIT
Iban: IT52Y0200801137000105171265

Polignano a Mare
Polignano a Mare
Polignano a Mare
Polignano a Mare

La quota comprende:

  • Trasferimento in bus riservato da Torino a Malpensa e ritorno
  • Voli intercontinentali di linea Lufthansa in classe economy, con partenza da Malpensa e scalo a Monaco / Francoforte
  • Volo interno in classe economy Città del Messico / Tuxla Gutierrez
  • Sistemazione in hotel di categoria 4 come indicato nel programma
  • Servizio di pasti: tutte le prime colazioni, 11 pranzi, 7 cene e all Inclusive a Playadel Carmen
  • Visite, escursioni e ingressi come da programma
  • Guida locale in italiano che accompagnerà dal primo all’ultimo giorno
  • Accompagnatrice CTC che partirà da Torino con il gruppo
  • Guida cartacea del Paese
  • Assicurazione medica e del bagaglio
  • Assistenza burocratica per pratiche assicurative e visti di viaggio

        La quota non comprende:

        • Tasse aeroportuali
        • Bevande ai pasti e pasti non indicati ne “la quota comprende”
        • Mance (100 € da consegnare in contanti all’accompagnatrice la mattina della partenza)
        • Spese personali: qualsiasi extra di carattere personale e quanto non espressamente indicato nella sezione “la quota comprende”

        Penali in caso di cancellazione:

        • 30% dall’iscrizione a 60 giorni dalla partenza
        • 50% da 59 a 45 giorni prima della partenza
        • 75% da 44 a 31 giorni prima della partenza
        • 100% da 30 giorni prima della partenza

          Un libro per il viaggio

          Titolo: Sotto il vulcano
          Autore: Malcolm Lowry
          Editore: Feltrinelli, 2020

          Nel 1947, dopo dieci anni di lavoro e rifiuti editoriali, di sbornie furiose e disavventure assortite (compreso un incendio dove il manoscritto rischiò di andare perduto), usciva sul mercato anglosassone il secondo libro di uno scrittore inglese poco noto. L’autore era Malcolm Lowry e il romanzo s’intitolava “Sotto il vulcano”. Venne subito acclamato come un capolavoro e, nel giro di poco tempo, diventò prima un classico moderno e poi un film di John Huston. Raccontava la storia maledetta di un ex console britannico di stanza in una città immaginaria del Messico e delle sue ultime ore di vita – nel Giorno dei Morti del 1938 – insieme a una moglie, innamorata ma infedele, e a un fratellastro, idealista ma sleale. Ma soprattutto, con uno stile epico e modernista insieme, raccontava una vita in compagnia dei demoni dell’alcol e dei fantasmi del passato, all’ombra di un minaccioso vulcano e del fatalismo messicano.

          Un libro per il viaggio

          Titolo: La figlia unica
          Autore: Guadalupe Nettel
          Editore: La Nuova Frontiera, 2020

          Scritto con una semplicità solo apparente, La figlia unica è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi.

          «La figlia unica di Guadalupe Nettel è un romanzo che mette in scena tre maniere di essere donna al di là dei tabù sociali e tre diversi rapporti con la maternità: rifiutata, desiderata, subita» – Raffaella De Santis, Robinson

          Poi ho pensato che l’amore si rivela spesso illogico, incomprensibile. Molti di noi fanno così quando si innamorano di una persona molto malata; di una persona che vive lontano; di una persona impegnata in una storia precedente, nella quale non c’è posto per noi. Chi non si è tuffato in un amore abissale pur sapendo che non avrebbe avuto futuro, aggrappato a una speranza fragile come un filo d’erba?

          Laura e Alina si sono conosciute a Parigi quando avevano vent’anni. Ora sono tornate in Messico. Laura ha affittato un piccolo appartamento e sta finendo la tesi di dottorato mentre Alina ha incontrato Aurelio ed è rimasta incinta. Tutto sembra andare per il meglio fino a quando un’ecografia rivela che la bambina ha una malformazione e probabilmente non sopravvivrà al parto. Inizia così per Alina e Aurelio un doloroso e inatteso processo di accettazione. Non sanno ancora che quella bambina riserva loro delle sorprese. È Laura a narrarci i dilemmi della coppia, mentre anche lei riflette sulle incomprensibili logiche dell’amore e sulle strategie che inventiamo per superare le delusioni. E infine c’è Doris, vicina di casa di Laura, madre sola di un figlio adorabile ma impossibile da gestire.

          Un libro per il viaggio

          Titolo: Il labirinto della solitudine
          Autore: Octavio Paz
          Editore: SE, 2024

          In questo saggio il premio Nobel Octavio Paz riflette sul concetto di identità culturale messicana.

           Un’identità che nel corso dei secoli è stata violentata, torturata e che oggi, come un pendolo, oscilla costantemente tra antico e moderno, pagano e cristiano. La domanda, il filo conduttore del saggio è: “cosa vuol dire essere messicano?”. 

          «A tutti noi, in un dato momento, la nostra esistenza si è rivelata come qualcosa di particolare, inalienabile e stupendo. Quasi sempre questa rivelazione avviene durante l’adolescenza. La scoperta di noi stessi si manifesta come un saperci soli; tra il mondo e noi s’innalza un’impalpabile, trasparente muraglia: quella della nostra coscienza. Fin dalla nascita ci sentiamo soli; ma bambini e adulti possono superare la loro solitudine e dimenticare se stessi mediante il gioco o il lavoro, mentre l’adolescente, oscillando tra l’infanzia e la giovinezza, rimane sospeso per un istante di fronte all’infinita ricchezza del mondo. L’adolescente si stupisce di esistere. E allo stupore segue la riflessione: chino sul fiume della sua coscienza si domanda se quel volto che affiora lentamente dal fondo, deformato dall’acqua, è il suo. La particolarità di esistere – mera sensazione del bambino – diventa problema e domanda, coscienza che interroga. Ai popoli in fase di crescita succede qualcosa di simile. Il loro essere si manifesta come interrogativo: che cosa siamo e come realizzeremo quello che siamo? […] Mi pare rivelatrice l’insistenza con cui in certi periodi i popoli si piegano su loro stessi e si interrogano. Destarsi alla storia significa prendere coscienza della nostra particolarità, pausa di riflessione prima di dedicarci all’azione. “Quando sogniamo di sognare, il risveglio è vicino” dice Novalis».

          Un libro per il viaggio

          Titolo: Messico istruzioni per l’uso
          Autore: Jorge Ibargüengoitia
          Editore: Sur, 2018

          Il suo nome è tanto impronunciabile quanto è imprescindibile la sua figura nel panorama della letteratura messicana contemporanea: Ibargüengoitia – autore di inchieste, gialli, romanzi, racconti, testi teatrali – è un dissacratore, che ha fatto dell’ironia e del sarcasmo le sue armi più efficaci per castigare i costumi del proprio paese. Il popolo, la cultura, la vita quotidiana, la politica del Messico – e i suoi tic, le sue delizie e assurdità – sono distillati in ciascuno dei divertentissimi capitoli di questo libro, che compone una sorta di guida involontaria, per turisti avventurosi o da divano. Un manuale che è al tempo stesso di autoaiuto per messicani e di sopravvivenza per i visitatori e i turisti, grazie al quale cercare una via di uscita dal labirinto della burocrazia e dell’inefficienza dei servizi pubblici, o comprendere le misteriose forme attraverso cui si manifesta la ineludibile «ospitalità a tutti i costi» dei messicani. Di seguito, alcuni esempi di questo vademecum che restituiscono la misura dell’immaginario dell’autore e del tono dei suoi testi: Psicanalisi dell’abuso del claxon In sette copie: scene di vita burocratica Teoria e pratica della messicanità. Un piccolo gioiello a metà fra saggio antropologico e guida di viaggio, fra album di bozzetti folcloristici e giornalismo culturale. Per chi ama il Messico e per chi vuole imparare a conoscerlo.

          Un film per il viaggio

          Titolo: Frida
          Regista: Julie Taymor
          Interpreti principali: Salma Hayek, Alfred Molina, Geoffrey Rush, Antonio Banderas, Valeria Golino, Edward Norton

          Ci sono urgenze nella vita di un una donna che il destino spesso può favorire o addirittura accelerare. Un incidente diventa l’accidente della e per la vita di Frida Kahlo, giovane donna messicana, per formalizzare intuizioni. Intuizioni che Frida strappa al mondo visibile – i volti dei genitori e della sorella, il sentimento complesso per Diego Rivera – compagno nell’arte e nella vita -, ai segni della natura e della cultura messicana, consegnandoli a quello bidimensionale della tela. Artista a partire da un incidente sull’autobus, Frida diventa portatrice di un dolore fisico che sembra urlarne uno più profondo che sta dentro la tradizione, anzi la Tradizione, quella femminile della resistenza e della rivoluzione quotidiana che affianca quella-più eroica?-degli uomini. Frida le abbraccia entrambe giacendo nei letti caldi di chi se ne fa portatore, delle donne come degli uomini. Pur aderente alla biografia di Herrera, il lungometraggio di Julie Taymor si scontra, con effetti comici, assolutamente non voluti, contro lo scoglio della Storia, quella stessa a cui Frida si è generosamente concessa e al quale il testo, cartaceo, dedica un accenno velato e dignitoso. Dignitoso nel riproporre la figura di Trotskij, di Picasso e di tutti coloro che abbracciarono il corpo dell’icona Frida Kahlo. 

          Un film per il viaggio

          Titolo: Coco
          Registi: Lee Unkrich, Adrian Molina
          Interpreti principali: Gael García Bernal, Benjamin Bratt, Alanna Ubach, Renee Victor

          Miguel è un ragazzino con un grande sogno, quello di diventare un musicista. Peccato che nella sua famiglia la musica sia bandita da generazioni, da quando la trisavola Imelda fu abbandonata dal marito chitarrista e lasciata sola a crescere la piccola Coco, adesso anziana e inferma bisnonna di Miguel. Il giorno dei morti, però, stanco di sottostare a quel divieto, il dodicenne ruba una chitarra da una tomba e si ritrova a passare magicamente il ponte tra il mondo dei vivi e quello delle anime.

          Diverso eppure di famiglia, è questo l’effetto che fa Coco alla prima visione. La Pixar si inoltra in un territorio finora inesplorato, immergendovisi in profondità, eppure ovunque, nel film, risuona un’aria di famiglia, con echi di Up e Inside Out, o forse un unico gene responsabile, che è dentro tutti i figli della lampadina salterina, ed è quello della rimembranza.

          Qui il concetto è declinato nell’accezione di rievocazione e preso in maniera letterale.

          Mentre, durante la festa dei morti, il paese di Santa Cecilia (e il Messico tutto) allestisce altari nelle case e illumina i cimiteri per accogliere la visita dei famigliari defunti, Miguel si trova a compiere un percorso che trasforma quella tradizione lontana in qualcosa di reale, di personale e di urgente, una questione di vita e di morte (appunto), e impone l’importanza del ricordo tra le priorità della vita, anche di un giovanissimo come lui.

          L’immersione dei creatori di Coco nell’universo messicano del Dìa de Los Muertos è un’immersione totale, che ingloba la storia ma anche l’aspetto visivo del film e ne rispetta e riproduce la varietà intrinseca. Come la folk art messicana legata a questa ricorrenza varia da comunità a comunità e presenta una gamma ampissima di figure e materiali differenti, così Coco mescola le tonalità al neon degli alebrijes (vero tocco magico del film) con la ritrattistica fotografica, il cinema indigeno, Frida Khalo e il suo debordante mito (altro tocco spassoso), l’estetica musicale e quella carnevalesca.

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